Storia

1973-1974

Sulla scia delle grandi intuizioni del Concilio Vaticano II e in occasione dell’anno internazionale della donna indetto dalle Nazioni Unite (1975), Papa Paolo VI chiese all’ora Segretario della Conferenza Episcopale Italiana e Presidente della neo Commissione Internazionale di studio per la promozione della donna, S.E. Mons. Enrico Bartoletti, di dare un segno forte da parte della Chiesa di Roma, in ordine alla valorizzazione della donna. Essendo al tempo anche membro della Commissione Episcopale, nominata dal Papa stesso, per l’alta direzione del Collegio Capranica, mons. Bartoletti si fece aiutare nelle determinazione di idee opportune e nella concretizzazione da Mons. Franco Gualdrini, rettore dello stesso Collegio.
Il Collegio Capranica offrì “Villa Santa Cecilia“, sita a Vitinia, a pochi chilometri da Roma, appena ricevuta in donazione da Mons. Umberto Dionisi, anch’egli capranicense e rettore della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere.
La direzione fu affidata ad una giovane studentessa della Pontificia Università Gregoriana, Ide Manici, indicata da Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, a cui mons. Gualdrini si era direttamente rivolto.
Nell’affidare l’incarico alla prima giovane responsabile, Mons. Bartoletti diceva: «Questa è un’opera di Dio e io ho quasi la pretesa di considerarla un po’ profetica e mi sembra che possa essere di vantaggio per la Chiesa» (I. Manici, Verbale incontro Bartoletti-Manici, 1973, in Archivio CTF “S. Cecilia”).

1974-1981

Nell’anno accademico 1974-75 prese così avvio il “Convitto S. Cecilia”, la convivenza delle prime quattro ragazze lanciate in questa importante avventura ecclesiale ed umana, con la diretta responsabilità dei loro vescovi delle Diocesi di Agrigento, Reggio Calabria, Roma e Trieste.
Ad esse se ne aggiunsero presto delle altre e il gruppo crebbe considerevolmente, accogliendo studentesse di molti Paesi del mondo.
Mons. Gualdrini diede alle giovani studentesse anche un assistente spirituale, Don Sante De Giorgi.

1982

Fu un anno decisivo per il consolidamento del CTF, grazie all’udienza privata con il Papa Giovanni Paolo II. Prima di celebrare l’Eucaristia mattutina con le studentesse ed altre ex alunne, il Papa polacco ebbe per loro parole di incoraggiamento, tratteggiando anche i punti forti della loro esperienza accademica ed ecclesiale (Discorso al CTF, 22 novembre 1982).
Erano presenti all’udienza anche il Card. Sebastiano Baggio, allora Presidente della Commissione Episcopale dell’Almo Collegio Capranica, e promotore dell’incontro; il rettore Mons. Franco Gualdrini, Mons. Carlo Caffarra, Preside dell’Istituto per gli studi su matrimonio e famiglia, allora residente a “Villa S. Cecilia”; inoltre, l’assistente spirituale don Sante Di Giorgi e la neo responsabile, la dott.ssa Maria Teresa Vaccari; infine, alcune religiose Figlie di Maria Corredentrice, che prestavano servizio ai pellegrini presso la “Villa S. Cecilia”.

1982-1988

Il numero delle donne inviate dalle Chiese locali continua ad aumentare, raggiungendo 37 unità nell’anno accademico 1983-1984, provenienti da Diocesi dei 5 Continenti.
Intanto vi è anche una alternanza nella direzione del CTF, passando dalla dott.ssa M.T. Vaccari (1982-1986), ormai impegnata presso le Pontificie Opere Missionarie, alle ex alunne Caterina Ferlito (1986-1987) e Elisabetta Biguzzi (1987-1988).

1988-1995

La residenza a Vitinia si rivela scomoda di fronte agli impegni accademici concentrati nel centro di Roma. Nel 1988 il rettore del Collegio Capranica, Mons. Luciano Pacomio, succeduto a Mons. Gualdrini, eletto vescovo di Terni (1983), si adopera per trasferire il CTF presso il Conservatorio “Santissima Concezione detto delle Viperesche”, un Collegio universitario femminile nei pressi della Stazione Termine, tra le basiliche di San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore.
La Commissione Episcopale del Collegio Capranica si impegna ad assicurare sostegno economico alle studentesse, mediante il conferimento di borse di studio, con le quali coprire almeno in parte le spese del vitto e dell’alloggio.
Nel contempo, ne affida la responsabilità a suor Giuseppa Lupo, ex alunna e divenuta religiosa nell’Istituto religioso Discepole del Redentore della Diocesi di Agrigento.
L’Istituto religioso terrà la direzione per quasi 30 anni (fino al 2017) e la responsabilità del CTF non sarà più di una ex alunna.

1995-2000

In occasione del 20° e 25° anniversario (1995 e 2000) e di una felice compresenza di studentesse entusiaste del carisma originario del CTF, ben radicate ecclesialmente e motivate dal punto di vista accademico, si è tenuto un incontro con il Card. Camillo Ruini, all’epoca Vicario del papa per la Diocesi di Roma e Segretario della Conferenza Episcopale Italiana (nonché capranicense) e tentato di delineare una prima identità giuridica e un primo Statuto. I tempi, però, non erano ancora maturi.

2000-2016

Con il cambio di rettorato capranicense, assunto da mons. Michele Pennisi, nel 2002 la CEI inizia a sostenere anche economicamente il CTF, seppur con un contributo minimo.
Al 2016 si contano quasi 300 giovani donne, provenienti dalle Diocesi dei 5 Continenti, che hanno vissuto l’esperienza di comunione, preghiera e servizio durante lo studio teologico romano.

2016-2018

Nell’anno accademico 2016/17 la sede del Collegio “SS Concezione” è sottoposta ad importanti lavori di ristrutturazione da parte del Vicariato di Roma, grazie al fattivo impegno di Mons. Antonio Interguglielmi e del Consiglio di amministrazione dell’omonima Fondazione, a cui appartiene il Collegio.
Con l’illuminata guida del nuovo rettore del Collegio Capranica, Mons. Ermenegildo Manicardi, il CTF vede il suo rilancio sul piano formativo e direttivo: la responsabilità viene affidata alla prof.ssa Elisabetta Casadei, ex alunna; accanto al CTF sorge lo Studium Evangelii Gaudium, per giovani studentesse e docenti, che intendono promuovere il dialogo tra le scienze teologiche, umane, sociali e naturali.
Le due realtà condividono il medesimo stile di vita, fatto di comunione, forte impegno nello studio o nella professione, servizio e preghiera.
Segno di questo rinnovamento è il cambio di denominazione: da “Convitto S. Cecilia” a Collegio Teologico “S. Cecilia”, più rispondente alla sua natura di convivenza universitaria, in cui accanto alla formazione accademica nelle Università e Istituti Pontifici, vi è la possibilità di maturare una crescita umana, spirituale ed ecclesiale di natura laicale, e nella prospettiva di un reale inserimento nella Chiesa locale.

«Si deve garantire la presenza delle donne nei diversi luoghi dove vengono prese le decisioni importanti, tanto nella Chiesa come nelle strutture sociali».

(Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 103)