Formazione

Valori

La proposta formativa ruota attorno ad alcuni cardini, che configurano lo stile di vita secondo cui vivono insieme le giovani donne:

  1. comunione: vita fraterna fatta di scambio, amicizia, sostegno reciproco
  2. forte impegno nello studio
  3. contatto e apertura alle diverse culture
  4. esperienza dell’universalità della Chiesa e dei suoi carismi (per Chiese di provenienza e comunità di appartenenza), anche dal punto di vista ecumenico
  5. vicinanza a Pietro, fondamento dell’unità della fede e della Chiesa
  6. contatto con le origini della fede cristiana in Occidente
  7. orientamento ad una spiritualità più profonda e all’apostolato;
  8. servizio, soprattutto ai poveri.

In sintesi, ciò che la Chiesa chiede ad ogni studente delle proprie università: comunione, studio, preghiera e servizio.

«Il fine degli studi in ogni Università Pontificia è ecclesiale. La ricerca e lo studio vanno integrati con la vita personale e comunitaria, con l’impegno missionario, con la carità fraterna e la condivisione con i poveri, con la cura della vita interiore nel rapporto con il Signore».

(papa Francesco, Discorso alla Comunità della Pontificia Università Gregoriana, 2014).

Crescere in peer education

Il CTF propone un’esperienza di peer education, un’educazione tra pari (peer to peer), che si opera nella condivisione della quotidianità (stare insieme a tavola, l’aspettarsi, il raccontarsi a vicenda), dello vita accademica, della propria storia e cultura, dei propri carismi e talenti, e della fede ricevuta dalla propria Chiesa.
Pertanto, la formazione non si distingue principalmente per le attività culturali e spirituali che sono proposte, ma per lo stile con cui si vive insieme, capace di generare una nuova mentalità dell’incontro e dell’accoglienza.

«Voi donne sapete incarnare il volto tenero di Dio, la sua misericordia, che si traduce in disponibilità a donare tempo più che a occupare spazi, ad accogliere invece che ad escludere».

(papa Francesco, Discorso alla Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura, 2015)